Giappone e Corea del Sud si confermano mercati strategici per il vino italiano di alta gamma, e l’Istituto Grandi Marchi (IGM) consolida il suo ruolo di ambasciatore del made in Italy enologico con due eventi di grande rilievo a Tokyo e Seoul.
Dopo le tappe in Nord America, il tour internazionale ha registrato un notevole successo di pubblico e critica, coinvolgendo oltre 800 operatori del settore, stampa e sommelier in un percorso di valorizzazione dei fine wines italiani.
Tokyo e Seoul al centro delle strategie di export enologico
In linea con i dati dell’indagine Nomisma Wine Monitor presentata a dicembre 2023, Giappone e Corea del Sudemergono come i mercati più ricettivi dell’Estremo Oriente per percezione, consumo e crescita potenziale dei vini italiani di qualità.
“Siamo tornati in Asia con il nostro evento istituzionale più importante – ha dichiarato Piero Mastroberardino, presidente IGM – per rafforzare la nostra presenza e il dialogo diretto con professionisti, importatori e consumatori che condividono la nostra filosofia produttiva”.
Masterclass e tasting per raccontare i grandi terroir italiani
La prima tappa si è tenuta il 2 giugno al The Peninsula Hotel di Tokyo, simbolicamente in concomitanza con la Festa della Repubblica Italiana. L’evento ha previsto una masterclass guidata dal giornalista e wine educator Isao Miyajima, seguita da un walk-around tasting dedicato alle etichette delle 18 famiglie del vino IGM, tra le più rappresentative del panorama enologico italiano.
Il 4 giugno è stata la volta di Seoul, al JW Marriott Dongdaemun, con una masterclass condotta da In Soon Lee, affermata wine educator sudcoreana. Anche qui, la degustazione libera ha riscosso un grande apprezzamento tra i professionisti del trade e della ristorazione di alto livello.
Una missione culturale e commerciale di lungo periodo
Il legame di IGM con il Far East risale al 2005, quando fu organizzato il primo evento a Tokyo, seguito nel 2006 dalla prima presenza in Corea del Sud. Da allora, l’impegno dell’Istituto Grandi Marchi nella promozione della cultura del vino italiano in Asia non si è mai interrotto.
“Grazie a iniziative come queste – ha concluso Mastroberardino – continuiamo a educare al consumo consapevole e a far conoscere il valore dei vitigni e dei territori italiani, attraverso la voce di chi vive il vino ogni giorno”.